Nel mondo della lavorazione del vetro, due tipologie vengono spesso messe a confronto: il vetro laminato ed il vetro temperato. Entrambi hanno caratteristiche uniche e sono ampiamente utilizzate in svariati settori: esploriamo insieme le specifiche caratteristiche di ognuna di queste tipologie di vetro e mettiamo in luce le sfide che la molatura di questi vetri può mettere di fronte ai vetrai di tutto il mondo.
Composto da due o più strati di vetro, il vetro laminato si caratterizza per il materiale plastico (solitamente polivinilbutirrale, conosciuto come PVB o EVA) che unisce questi differenti strati. Il valore aggiunto di questo strato intermedio è il fatto di conferire al vetro una maggiore resistenza agli impatti e, in caso di rottura, di far sì che i frammenti rimangano aderenti allo strato plastico: questo rende il vetro laminato ideale per applicazioni in cui la sicurezza e la protezione contro il rischio di lesioni sono prioritari, come nel caso di vetrate o parabrezza delle automobili.
Prodotto attraverso un processo di riscaldamento del vetro a temperature elevate e un successivo raffreddamento che conferisce alla lastra di vetro una maggiore resistenza agli urti e una frammentazione in pezzi più piccoli e meno taglienti in caso di rottura, il vetro temperato è ampiamente utilizzato in applicazioni domestiche come porte e finestre o in caso di vetri destinati all’arredamento.
Affrontare la scelta tra queste due tipologie non è solo una questione di preferenza, ma una valutazione accurata delle loro differenze chiave. Facciamo insieme un viaggio nell’universo trasparente del vetro, dove ogni caratteristica racconta una storia di affidabilità, sicurezza e versatilità e vediamo nel dettaglio le differenze principali che sussistono tra queste due tipologie di vetro:
La molatura è una fase cruciale nella lavorazione del vetro e le differenze nelle operazioni di molatura tra vetro temperato e vetro laminato richiedono approcci distinti.
Nel primo caso, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che molare il vetro temperato è una procedura particolarmente delicata, che molti sconsigliano per lo stress aggiuntivo a cui viene sottoposto al vetro e che potrebbe aumentare il rischio di rottura dello stesso. Nella maggior parte dei casi, prima si procede alla molatura del vetro non temperato e solo in una seconda fase successiva si tempera il vetro. Se si procede comunque alla molatura del vetro temperato, questa deve essere eseguita con particolare attenzione e facendo ricorso a strumenti e macchinari appropriati che evitino un eccessivo surriscaldamento del vetro (condizione che potrebbe compromettere la resistenza acquisita).
Nel secondo caso, ovvero nella molatura del vetro laminato, il primo aspetto da tenere in considerazione è lo spessore totale del vetro e quindi la necessità di asportare solitamente una grande quantità di vetro al fine di raggiungere il risultato desiderato. Per questo motivo, per la molatura del vetro laminato vengono utilizzate mole con numerosi tagli che hanno la capacità di tagliare il film in piccoli pezzi anziché risultare in una lunga striscia unica di scarto, evitando così che il film scaldandosi venga poi sparso dalle mole sul bordo del vetro e sia inoltre più facile da evacuare dagli scarichi di drenaggio della macchina insieme all’acqua. In applicazioni ad alto valore estetico è inoltre importante non strappare il film dal bordo ed assicurare un risultato di altissima qualità.
In sintesi, per una molatura ottimale, ecco i nostri consigli:
Negli ultimi anni l’industria della molatura del vetro ha visto significativi progressi tecnologici: le macchine di ultima generazione (come quelle della nostra gamma) sono dotate di sensori avanzati e sistemi di controllo automatico che monitorano costantemente temperatura, pressione, velocità e tutti gli altri parametri fondamentali nel processo di molatura.
Il ricorso inoltre all’intelligenza artificiale ha rivoluzionato la precisione e la ripetibilità del processo di molatura, consentendo alle aziende di automatizzare quanto più possibile la produzione e collocare gli operatori in fasi di lavoro in cui la componente umana è essenziale e imprescindibile.
Nella molatura del vetro temperato e del vetro laminato dunque è fondamentale riuscire ad integrare tutti gli aspetti visti precedentemente (macchinari all’avanguardia, tecnologie innovative, personalizzazione) declinandoli appositamente per il materiale che si deve molare. Solo in questo modo sarà possibile ottenere una lavorazione del vetro precisa, sicura ed efficiente, rispondendo alle necessità specifiche di entrambe le tipologie di vetro.