Puoi presentarti, per favore?
Mi chiamo Michela Lattuada. Mio fratello Nicola, di un anno più grande di me, ed io abbiamo sempre considerato la nostra azienda come una seconda casa. I nostri genitori, Adelio e Silvana, hanno fondato Adelio Lattuada nel 1978. Dal 2004, dopo aver partecipato a diverse fiere in tutto il mondo con mio padre sin da quando ero molto giovane ed aver trascorso svariate estati in azienda, sono diventata un membro attivo della compagnia di famiglia, impegnandomi quotidianamente.
Mi occupo principalmente della gestione interna, compresi gli aspetti relativi alle risorse umane, alla sicurezza e alla manutenzione. Fin dall’inizio della mia carriera in azienda, ho sentito il forte bisogno di comunicare al mondo esterno la filosofia e l’etica del nostro lavoro, oltre alla passione e alla determinazione che impieghiamo ogni giorno in ogni decisione. Per questo motivo, gestisco anche tutti gli aspetti del marketing e della comunicazione.
Hai mai immaginato di trovarti in una posizione di leadership in questa azienda quando hai iniziato la tua carriera molti anni fa?
Quando sono entrata in azienda quasi 20 anni fa, l’ho fatto con rispetto per chi aveva già una vasta esperienza e che avrebbe potuto insegnarmi molto. Gestendo aspetti come la sicurezza e le condizioni di lavoro è stato un passaggio naturale diventare un punto di riferimento nella famiglia, per i dipendenti. Successivamente, ho assunto un ruolo più attivo nelle risorse umane, un compito impegnativo ma molto gratificante.
Quale ritiene essere il fattore più influente nel suo successo?
Come in ogni ambito della vita, il rispetto e l’empatia sono fondamentali. Comprendere i bisogni, le aspettative e le difficoltà degli altri è essenziale. Mantenere un equilibrio nelle relazioni e gestire la diversità sono principi che si applicano sia alla gestione delle risorse interne che alle relazioni con clienti e agenti.
Come descriveresti il tuo stile di leadership e come guidi gli altri? È diverso da quello dei tuoi colleghi maschi?
Come ho menzionato in precedenza, cerco sempre di seguire questi due aspetti fondamentali nelle interazioni con gli altri. Credo che l’empatia sia spesso una qualità più femminile, senza voler fare generalizzazioni.
Come ci si sente a guidare gli uomini? C’è un modo specifico di gestire questa situazione?
Personalmente, non ho mai avuto esperienze negative in tal senso. Non ho mai percepito resistenza da parte di colleghi maschi, ma talvolta noto che vengo erroneamente identificata come un uomo in alcune risposte a e-mail.
Ci sono state donne leader nel settore che ti hanno ispirato?
Senza dubbio, mia madre è stata la mia principale fonte di ispirazione. Fin dai primi giorni dell’azienda, è stata al fianco di mio padre, contribuendo a trasformare il suo sogno in realtà. La sua forza, determinazione e capacità di esprimere chiaramente le sue idee sono qualità che ammiro.
Nella tua carriera di leader, qual è stata la barriera più significativa? Hai affrontato diffcoltà legate al genere?
Non ho mai affrontato ostacoli direttamente legati al genere nella mia carriera. Tuttavia, le donne sono spesso giudicate più rapidamente e duramente rispetto agli uomini, sia da uomini che da altre donne.
Puoi identificare modelli che hai osservato nel corso degli anni riguardo alle donne sul lavoro, e cosa potrebbero fare diversamente per progredire nella loro carriera?
A volte, alcune donne cercano di emulare comportamenti maschili, ma ritengo che dovremmo concentrarci sui nostri punti di forza unici. Le donne possono portare diversità e forza alle dinamiche di squadra, utilizzando le loro abilità naturali per comprendere e relazionarsi meglio con gli altri.
Ci sono vantaggi nel avere donne in posizioni di leadership?
Le donne possono portare praticità e attenzione ai dettagli nelle dinamiche di leadership. La loro capacità di avere una visione più ampia e di comprendere le persone può migliorare la cooperazione e la produttività del team. Nell’ambito delle risorse umane, comprendere i punti di forza e i limiti dei collaboratori può migliorare la direzione del lavoro.
C’è una ragione per cui non vediamo molte donne in posizioni di leadership?
A volte, è difficile per una donna prendere la decisione di dedicare gran parte del suo tempo al lavoro, specialmente se ciò significa sacrificare la famiglia. Anche se la mentalità sta cambiando, persiste l’idea che la madre debba sacrificare la carriera più del padre quando arrivano i figli.
Le donne possono sostenere altre donne nelle organizzazioni?
La prospettiva corretta, per uomini e donne, è quella del team. In un gruppo, tutti devono muoversi nella stessa direzione e cooperare per il successo comune. Nell’azienda Lattuada, con un team principalmente femminile negli uffici amministrativi e commerciali, c’è un forte spirito di squadra, senza competizione o invidia.
Hai qualche consiglio per la prossima generazione di leader femminili?
Concentrarsi sui propri punti di forza unici come donna anziché cercare di emulare comportamenti maschili. La diversità in un team è una forza che può compensare le carenze degli altri e portare a risultati migliori.